Lo sò, me ne rendo conto: sono una pessima blogger!
Direi pessimissima se non fosse un errore di grammatica.
Negli Lately I'm away from my gardens and on the web and highly demotivated .. and a bit depressed and honestly with this state of mind I do not find it easy to stay here.
This site was created with the intent to share the lighter side of me and playful, my hopes, sometimes illusions, my work.
If ever I let myself go a little rash, I did it for me to know better, not to depress those who had the goodness to follow me.
For this and only this, a little step through your blog, I read the post and I admire the wonders that are often published but I can not even write a word of comment.
I am sorry tantissimo perchè io di solito non sono così!
Non sono la persona più espansiva di questo mondo, spesso passo le ore più a pensare che a parlare, ma nonostante i problemi e gli ostacoli affrontati finora, cerco sempre di vedere" il bicchiere mezzo pieno" e raramente mezzo vuoto.
Raramente, non mai!! Ecco, il problema stà proprio quì: questo è uno di quei momenti, raro ma quantomai tangibile e pressante che da un pò di tempo mi stà opprimendo.
Da circa un mese ho saputo che la fabbrica dove lavoro da 11 anni è in fase di ristrutturazione e con l'inizio del nuovo anno circa la metà dei dipendenti sarà destinato a rimanere a casa, sostituiti dalle macchine.
Niente di nuovo, ogni giorno si sentono notizie di licenziamenti e perdite di posti di lavoro, ma quando tocca a te le cose cambiano!
Rendersi conto della precarietà del proprio futuro lavorativo e dover aspettare un'altrui decisione senza poter fare nulla ma consapevole che le probabilità di restare disoccupata sono davvero alte, mi ha mandata " nel pallone".
Inutile pensare al proverbio: -Quando si chiude una porta si apre un portone-, non sono più giovanissima e con i tempi che corrono trovare un altro lavoro non sarà semplice e mi sà tanto che l'unico portone che si aprirà d'ora in poi sarà to my house!
... which is something but not what I want.
The most absurd thing in this situation is that I never thought of this work as living at its best, I could surely do more, and now that things are going to change but I feel the need to maintain it.
Even the heel elevator in the middle of the night or the heat of summer afternoons seem to me more so unbearable! I must have something wrong!
I hope to know soon what will happen to my job and especially to find the right peace of mind that allows me to still be here with joy.
In the meantime I thank you and embrace all still pass here because and for the greetings you left.
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